sabato, novembre 29, 2008

Paradossi semantici


L'Auditorium di Roma è un complesso di edifici e strutture pertinenti, notoriamente ipersegnalato da indicazioni stradali, situato nell'ex "Villaggio Olimpico" al quartiere Flaminio.
Bello, capientissimo, progettato da Renzo Piano, che ha realizzato tre tecnologici "scarabei" e una "cavea" dal sapore antico.
Nato dopo gestazione elefantina, costato tanti tanti soldi ( a cavallo tra lira ed euro ), accoglie quasi cinquemila persone al coperto e tremila nella "cavea".
Doveva dotare Roma di un "polo" finalmente all'altezza e infatti l'han chiamato "Parco della Musica" : burloni mattacchioni !
Un Auditorio ( lo dice il nome ) offre una qualità acustica eccellente, altrimenti è un fallito.
Nel nostro caso l'aspettativa è mantenuta solo per la musica "classica" ( qualche dubbio sulla sala S. Cecilia, ma va be', vi perdono....)
Dopo cinque anni è ormai assodotato come la resa degli strumenti amplificati è scandalosa, da far rimpiangere il palazzetto dello Sport !
La voce serpeggia, qualcuno comincia a vedere l'imperatore nudo ; tuttavia gran parte dell'offerta di qualità si svolge qui, quasi in regime di monopolio esclusivo.
Sembra un po' ci dicano : "Aoh, ormai ce l'avemo...quarcosa ce dovemo pure fa' !!!"
Finiti i fondi, per chissà quanti anni ci toccherà assistere alla legnosa, moquettosa e travertinosa demolizione acustica dei nostri miti.
Io non andrò più.
E stavo meglio quando stavo peggio.
P.S. : allego articolo tecnico

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